Festival Corde D’Autunno
https://cordedautunno.centroasteria.it/events/la-musica-da-camera-ai-tempi-dei-virtuosi/
Concerto per archi, clarinetto, chitarra e fortepiano
Domenica 13 Novembre 2022 ore 18:00 Teatro Centro Asteria
La musica da camera ai tempi dei virtuosi
Archi, Clarinetto, Chitarra e Fortepiano in dialogo
Musiche di J. K. Mertz, Z. de Ferranti, L. Legnani e J. N. Hummel
Duo Savigni – chitarre storiche e fortepiano
Rocco Malagoli (violino) Matteo Montanari (violoncello) Lycia Gialdi (clarinetto storico)
Johann Kaspar Mertz (1806-1856)/ Josephine Plantin (1819-1903)
Wasserfahrt am Traunsee
Marco Aurelio Zani de Ferranti (1801 – 1878)
Capriccio per chitarra e pianoforte (prima esecuzione moderna)
Luigi Legnani (1790 – 1877)/ Maximilian Joseph Leidesdorf (1787 – 1840)
Variazioni Concertanti su un tema dalla Cenerentola di Rossini
per Chitarra, Pianoforte, Violino e Violoncello
Johann Nepomuk Hummel (1778 – 1837)
Grande Serenade Op. 63
per Pianoforte, Chitarra, Clarinetto,Violino e Violoncello
NOTE AL PROGRAMMA
Il programma si ispira alle Accademie Viennesi ottocentesche, momenti culturali che avevano come protagonisti i virtuosi del tempo, e vuole enfatizzare la collaborazione e la “gioiosa fratellanza” che legava alcuni tra i più grandi compositori dell’epoca.
La prima collaborazione è quella tra il chitarrista J. K. Mertz e la pianista J. Plantin. Wasserfahrt am Traunsee (Viaggio sul lago Traun) è un brano dallo spirito e dalle sonorità spiccatamente romantiche, dove chitarra e fortepiano si accompagnano e si fondono.
Il Caprice di Zani de Ferranti è un’opera recentemente riscoperta da Robert Coldwell, oggi eseguita per il Festival come prima esecuzione in tempi moderni. E’ un brano in forma sonata dove il virtuosismo di Ferranti e la sua generosa inventiva melodica si esprimono pienamente, in un dialogo sapientemente alternato tra i due strumenti.
Si procede con la collaborazione tra il chitarrista Legnani e il pianista Leidesdorf, che scrivono le brillanti Variazioni concertanti sull’aria “Non più mesta” di Rossini. Originariamente scritte per duo e quartetto d’archi, oggi sono presentate in formazione ridotta, trascritte per chitarra, pianoforte, violino e violoncello.
Conclude il programma la Gran Serenade op. 63. L’opera, formalmente scritta da Hummel, vede anche la collaborazione del chitarrista Giuliani e del violinista Mayseder. Questo eccezionale trio ottocentesco fonde il suo sapere per omaggiare il genio di Wolfgang Amadeus Mozart.
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